> Home > Chi siamo > Rassegne > Contatti

 

 

:: in evidenza

::> |

Amore, bugie e calcetto

regia: Luca Lucini
Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Claudia Pandolfi, Filippo Nigro
anno: 2008


Sette maschi fuggono dalle loro pressanti mansioni quotidiane per godersi un'ora di battaglia primordiale. Sono i componenti di una squadra amatoriale di calcetto che per nulla al mondo rinuncerebbero alla loro partita settimanale, ma quando gli impegni familiari e sentimentali cominciano a farsi sentire, ognuno di loro dovrà rivedere le proprie priorità. La vita di Vittorio (Claudio Bisio) è un pressing asfissiante. "Ragazzo cinquantenne", sempre diviso tra affari di cuore e lavoro, segna in campo e in camera da letto con la giovanissima amante Viola (Chiara Mastalli), aspirante attrice un tempo oggetto del desiderio di suo figlio. Sarà però l'ex-moglie Diana (Angela Finocchiaro), brillante cardiologa, a rimetterlo in sesto quando un lieve malore lo coglierà e ne svelerà i trucchi... Lele (Filippo Nigro) è un mediano generoso, che vive correndo: in campo, sul lavoro e a casa. Il suo matrimonio con Silvia (Claudia Pandolfi) dopo 12 anni è alle corde; i figli hanno il sopravvento sulle esigenze di coppia, i problemi si moltiplicano finché Lele capisce che l'equilibrio familiare sta per saltare e tenta una strada innovativa: fare lui il casalingo... Adam (Andrea Bosca) ha 26 anni, gioca in porta e vive in difesa, combattuto tra la paura di assomigliare al padre Vittorio e la certezza di avere ereditato tutta la sua esuberanza. Piero (Andrea De Rosa) è ossessionato dagli schemi e pianifica al dettaglio la sua vita presente e futura e quella della fidanzata Martina (Marina Rocco), la migliore amica di Viola. Presto però si accorgerà che non tutti gli imprevisti possono essere dribblati, soprattutto quando è un'inaspettata paternità a scendere in campo. Filippo (Pietro Sermonti) è un giovane rampante, cinico e senza pietà, che punta alle caviglie e poi tende la mano dicendo "scusa volevo prendere la palla". Il Venezia (Max Mazzotta), è un operaio della ditta di Vittorio avaro di parole, ma dotato di notevole sagacia. Infine c'è il Mina (Giuseppe Battiston), giornalista divorziato ed ex giocatore tabagista. Il Mina è il panchinaro con lo slancio del vincente che entra solo a tirare le punizioni: ma sono bombe devastanti, come le sue frasi secche e definitive che ne fanno la guida spirituale del gruppo. Tutti loro hanno in dono un particolare talento, ma come tutti, presentano anche delle debolezze che gli fanno cadere inevitabilmente in errore. Tra guai, contrattempi, gioie, dolori... il calcetto del giovedì é sempre li...

indietro

 

 

top