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FIGLI - HIJOS

regia: Marco Bechis
Javier Ramos, Rosa Ruggeri, Victoria Ramos, Raul Ramos
anno: 2001


"Interessante sul piano tematico, indubbiamente coraggioso, 'Figli - Hijos' soffre di carenze sul piano della struttura narrativa e l'espediente avventuroso immaginato da Bechis (Rosa e Javier non sono fratelli, lui è sì figlio di un 'desaparecido', c'è stato uno scambio di bambini in ospedale) non la migliora di sicuro". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 2 settembre 2001)

"Il dramma dietro 'Figli' di Marco Bechis è talmente immenso da scoraggiare la critica. Eppure stavolta il regista dell'ammirevole 'Garage Olimpo' non convince (...) Per non scottarsi Bechis raffredda vicenda e personaggi fino a farne gli elementi di un teorema gelido e astratto. Chi era quel ragazzo cresciuto lontano dalla sua terra, come ha vissuto quegli anni, in che tipo di famiglia? Non basta dargli una passione simbolica e moltiplicare silenzi e tempi morti durante la sua fuga con la presunta sorella per portarci dentro a un'interiorità che il film, semplicemente, non costruisce. Così, ferma restando la sacrosanta denuncia, la Storia di un paese non diventa storia vissuta di individui e 'Figli' resta in una sorta di limbo: elegante ma, paradossalmente, esangue". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 2 settembre 2001)

"La storia è raccontata con sensibile profondità, valutando anche i sentimenti dei falsi genitori, una donna instabile e un criminale, che hanno commesso un'infamia però amano il falso figlio; e valutando il sentimento complesso dei ragazzi tra il dovere di ricordare e di conoscersi, il rifiuto della memoria, l'accettazione o la ripulsa della realtà". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 febbraio 2002)

"Volendo escludere la psicologia, il film è gelido e potente, ma la prima parte degli incontri tra i due ragazzi manca di coerente reattività. Con i genitori adottivi, si sente il bisogno di un confronto più profondo ed emotivo. Resta invece uno sviluppo centrato che vale il biglietto". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 1 febbraio 2002)

"A parte una leggera perplessità sulla scelta della trasferta barcellonese, 'Figli' è un film quasi perfetto: misurato e intenso a un tempo, capace di produrre emozione senza estorcerla, realistico ma ricco di risonanze simboliche. Una questione di stile. Pur raccontando la forte vicenda con partecipazione, Bechis sceglie contemporaneamente il ruolo di un osservatore esterno. (...) Accurata anche la colonna sonora, che alterna lunghe pause di silenzio con un crescendo di percussioni culminanti nella (e motivate dalla) sequenza finale. Stefania Sandrelli è convincente nella parte di una madre italiana in ambasce. Molto bravi i giovani protagonisti: Carlos Echevarria, già visto come un aguzzino in 'Garage Olimpo', e Julia Serano". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 febbraio 2002)

da www.cinematografo.it

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