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S.W.A.T. SQUADRA SPECIALE ANTICRIMINE

regia: Clark Johnson
Sergente Harrelson:Samuel L. Jackson; Colin Farrell: Jim Street; Michelle Rodriguez: Chris Sanchez; LL Cool J: David Kay; Jeremy Renner: Brian Gamble; Olivier Martinez: Alex Montel (il criminale)
anno: 2003


Cosa fareste se un criminale internazionale preso dalla polizia per essere liberato offrisse 100 milioni di dollari?
Questo è il presupposto di uno degli ultimi action movie a stelle e strisce, interpretato dal sempre grande Samuel L. Jackson e da Colin Farrell, agenti della squadra speciale S.W.A.T. alla ricerca della giustizia e della verità.
Jim Street (C.Farrell) insieme al suo compagno Brian Gamble compiono un’azione avventata e vengono destituiti dal capo della S.W.A.T. . Gamble viene cacciato e Street rimane nel gruppo con una funzione di “pulisci armi” fino a quando il sergente Harrelson (S.L.Jackson) decide di recuperarlo per l’impegno e le capacità dimostrate. Qui inizia il film. La squadra viene incaricata di scortare un criminale internazionale (Olivier Martinez), occasionalmente scoperto dalla Polizia di Los Angeles, ma una dichiarazione in diretta televisiva del detenuto (“offro 100 milioni di dollari a chi mi libererà”) crea diversi problemi al gruppo di uomini scelti.
Come sempre in queste produzioni è necessario fare diverse valutazioni. Hollywwod si trova di fronte al nazionalismo indotto dal disastro delle Twin Towers e della guerra in Iraq e, contemporaneamente, alle esigenze di box office. Di conseguenza i risultati sono spesso dei pasticci in cui la realtà diventa assurda e i personaggi sono fantocci al servizio delle intricatissime trame.
In questo caso, i temi dell’amicizia e dell’ odio fra Jim e Brian, del senso del dovere verso la nazione, degli ideali, della famiglia, sono oscurati dalla necessità di stupire con i continui colpi di scena, costruendo un lungometraggio con un’escalation di situazioni poco credibili anche per gli spettatori meno esigenti. Gli attori spesso fungono da specchietto per le allodole e purtroppo la mano del regista non si vede e non riesce a costruire una logica che non sia quella dettata da chi finanzia il film. Il seppur sempre in parte Samuel L. Jackson non riesce ad uscire dallo stereotipo del genere (in Basic aveva fatto meglio) e Colin Farrell, con la sua faccia da bravo ragazzo, non dice niente di più si quello che il suo piatto ruolo gli concede. Una curiosità: il rapper newyorchese LL Cool J si trova ad agire in un’area non consona al suo mondo, Los Angeles.
In conclusione un film per chi non ha voglia di pensare e che fa delle esplosioni e delle semplici emozioni un modo per evadere per due ore dalla vita di tutti i giorni

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