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IL MISTERO DEI TEMPLARI

regia: Jon Turteltaub
Harvey Keitel, Justin Bartha, Jon Voight, Sean Bean, Nicolas Cage, Diane Kruger (100')
anno: 2004


La famiglia di Benjamin Gates da sei generazioni è depositaria di una traccia che, debitamente seguita, porterebbe dritta al leggendario tesoro dei Cavalieri Templari, ma l’indizio più importante si cela dietro l’originale della Dichiarazione di Indipendenza… Turteltaub dirige un film d’evasione tutto avventura, mistero, azione dove la palese inverosimiglianza della storia fa accettare le forzature più improbabili e le soluzioni più fantasiose. Un po’ strizzando l’occhio a divagazioni pseudo storico-esoteriche alla Codice da Vinci, un po’ ricalcando le orme del “papà” Indiana Jones (ma senza averne il graffio e l’ironia), Il mistero dei Templari rimane un prodotto di intrattenimento leggero e disimpegnato.


(National Treasure)
Personaggi stereotipi, situazioni viste e riviste in mille altri film, un buon ritmo, ma a quello il cinema americano è allenato, vista la tradizione dei telefilm… Insomma ci si aspettava decisamente di più da questo giocattolone di Natale targato Disney. Anche il cast poteva alimentare la speranza, ma anche qui troppe cose lasciano a desiderare: Nicolas Cage gioca il solito ruolo dell’eroe senza macchia (con momenti di imbarazzante perdita di credibilità) e per Sean Bean (Ulisse in "Troy", Boromir ne "Il signore degli anelli", il rapitore in "Don't say a word") viene costruita la solita parte di spietato cattivone... C’è infine da chiedersi cosa ci faccia Harvey Keitel in un ruolo marginale.
Della serie: “ridateci Indiana Jones!” Là, almeno, le trovate sopra le righe erano condite e rese accettabili da una buona dose di ironia: qui, quella rintracciabile, appare anch’essa seriale.
Infine la storia pare scritta per consacrare le nobili origini dell’America, con tanto di celebrazione della massoneria e della “dichiarazione d’indipendenza” come guida spirituale di un popolo… Non sarà la coscienza sporca per le bombe intelligenti?

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