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a Falconara una proposta di percorso culturale

Il CINEMA EXCELSIOR di Falconara Marittima è stato selezionato per ospitare il progetto culturale "DIO OGGI: con lui o senza di lui cambia tutto" che riprende le tematiche dell'omonimo convegno internazionale che si è svolto a Roma lo scorso mese di dicembre. Il progetto prevede il coinvolgimento di 50 Sale della Comunità su tutto il territorio nazionale impegnate nel proporre una serie di percorsi attraverso la visione di pellicole cinematografiche, di spettacoli o animazioni teatrali e di una tavola rotonda sul tema.

Il percorso scelto dal CINEMA EXCELSIOR di Falconara Marittima partirà il prossimo 29 aprile con lo spettacolo teatrale "PESCATORI" di Ennio Lucchetti messo in scena dalla compagnia amatoriale "IL POZZETTO" di Ancona. E' uno dei primi atti di fiducia di alcuni uomini, semplici pescatori, misteriosamente chiamati a seguire da vicino le orme di un Uomo che ha scardinato le regole nel rapporto umano-divino. Si prosegue poi martedì 4 maggio con la proiezione del film "IL PROFETA" proposto all'interno della rassegna Frammenti dalla Biennale in esclusiva per il circuito Sentieri di Cinema. E' la metafora di un mondo che sembra non aver minimamente necessità di rivolgersi a Dio. Giovedì 6 maggio nella tavola rotonda coordinata da Gastone Mosci del MEIC Marche e da padre Alessandro Barban, priore del Monastero di Fonte Avellana, si tenterà di focalizzare l'attenzione sul senso della Fede oggi. Conclude la rassegna falconarese la proiezione del film LOURDES (anche questo inserito nella rassegna Frammenti dalla Biennale) previsto in doppia programmazione alle 16,30 e 21,15. Le proiezioni serali saranno introdotte dal prof. Fabio Sandroni che ne curerà al termine anche il dibattito.

su leggi tutto la locandina stampabile e alcune tracce di approfondimento



Le grandi domande sul senso della vita, sul bene e sul male, sul dolore e la morte, da sempre oggetto di riflessione dei filosofi come dell'uomo comune, presuppongono una domanda ancora più grande, su Dio. È l'interrogativo ultimo che, sia chi è in ricerca, sia chi dice di "aver già trovato", devono porsi perché il cercare non sia vano e possa approdare a una risposta, anche se mai definitiva. Ma come cercare Dio, con la ragione o con la fede? Quanto la fede è frutto del Suo intervento e quanto il risultato di una nostra ricerca? Che cosa vuol dire credere? Sono solo alcune delle domande che, attraverso la proiezione di film, attraverso degli spettacoli teatrali e attraverso incontri culturali, l’iniziativa in parola tenterà di dare una risposta.

Ogni parola è una costellazione di senso, porta con sé un ampio margine di ambiguità semantica nella misura in cui rimanda a significati diversi. Eppure vi è una parola in cui il senso di inadeguatezza, di ineffabilità si evidenzia in maniera decisamente eclatante: la parola Dio. Questo senso di inesprimibile si scontra drammaticamente con la necessità di comunicazione e rappresentazione propria degli strumenti audiovisivi, del cinema e del teatro in particolare. Anche il tentativo di procedere ad una pedissequa traduzione del testo biblico costituisce una impresa rischiosa e densa di difficoltà: la Bibbia, infatti, è un testo polifonico, scritto con forme, destinazioni e intenti comunicativi molto diversi tra di loro. Ma questa polifonia attiene alle modalità di comunicazione di un messaggio che è essenzialmente univoco: reinterpretare la storia alla luce dell'intervento e della presenza di Dio. In questo tentativo è implicito un principio di attualizzazione: la necessità di rileggere il proprio tempo a partire dal proprio tempo.

 

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