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MARIO IL MAGO

regia: Almasi Tamas
Franco Nero, Nyako Julia, Vittorio Marsiglia, Attila Egyed, Zsolt Trill, Antonio Grosso, József Gyabronka, Ági Szirtes (100')
anno: 2008


da filmup.com

Mario il mago racconta il dramma di una donna, il cambiamento graduale del suo carattere, la pazza e strepitosa passione del suo amore. In un recondito piccolo villaggio ungherese lasciato intatto persino dalla caduta della cortina di ferro e del regime (1990), la gente semplice aspetta soavemente il miracolo. L'arrivo di una bellissima macchina prospetta che il sogno possa avverarsi. Così ricevono con felice curiosità il cinquantenne Gerardo, il primo "capitalista" che è arrivato per aprire un calzaturificio. L'uomo simpatico non suscita delusioni. Il suo essere spiritoso affascina e fa si che egli crei ottimi rapporti con tutti. Tra poco si aprirà lo stabilimento, mentre gli alcolizzati, ospiti fissi della cantina del paese commentano i cambiamenti. Nonostante la paga sia molto bassa, le contadine, stanche della routine del lavoro di casa, adorano lavorare con lui. All'inizio, la protagonista, Veronica (45 anni), una donna sposata, carina, formosa, resta del tutto indifferente quando riceve le prime notizie dello stabilimento dall'esuberante Elena, la sua amica chiacchierona. Veronica si trova a suo agio nel mondo che si è creata. È piena d'energia, intelligente ed è sempre stata un pò diversa dalle compaesane. In realtà Veronica desidera qualcosa in più nella sua vita eppure non osa mai ribellarsi. Un giorno però, tornando dalla passeggiata in riva al fiume, viene in qualche modo trascinata dall'incanto di una possibile nuova forma di vita ed entra a lavorare nello stabilimento. Diventa la più brava, la più affidabile lavoratrice, il suo corpo rifiorisce, la sua anima si libera. Un giorno, nel via vai seguito alla vaccinazione dei cani del villaggio, appare tra la gente Mario, una persona aristocratica, elegante, misteriosa. Mario è il proprietario della catena di calzaturifici e, senza troppi giri di parole, informa lo stupefatto Gerardo che ha deciso di fermarsi qui. Le donne piangono Gerardo, che lascia il suo posto a Mario. Questi, contando sull'aiuto di Veronica, prende in mano la direzione dello stabilimento. Mario si accorge presto della vena creativa di Veronica (diventata il nuovo capogruppo dopo la partenza di Gerardo), la stima per la sua diligenza. Le altre operaie la invidiano per il rapporto preferenziale che ha con Mario. Veronica fraintende la situazione e s'innamora pazzamente di lui. Confessa all'amica questo folle amore e viene incoraggiata. Gradualmente s'annienta la vita pacifica di Veronica e del marito Gyula. I litigi diventano quotidiani, ed infine spingono il brav'uomo a diventare violento. Anzi, mezzo ubriaco, si avvia con l'intenzione di uccidere l'italiano ma il suo progetto sanguinoso si placa e finisce a cantare giovialmente. Mario, ignaro di tutto, rientra in Italia ed affida a Veronica lo stabilimento. Veronica crede che i suoi sentimenti siano ricambiati, si illude addirittura che lui sia andato in Italia per preparare un futuro insieme. Ma al suo ritorno, Mario arriva con un giovane, Angelo, che lo aiuterà a liquidare lo stabilimento. Veronica, per chiarire la situazione, si mette un vestito molto seducente e si avvia allo stabilimento, non pensando neanche a quello che dirà la gente del paese. Mario però, trovandosi al confronto con lei, la maltratta di fronte a tutti, umiliando anche la sua femminilità. Veronica, vedendo di essere privata dei sogni e di aver perso tutto, commetterà un atto tremendo...

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