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POPIELUSZKO - Non si puņ uccidere la speranza

regia: Rafal Wieczynski
Adam Woronowicz, Zbigniew Zamachowski, Marek Frackowiak, Artur Balczynski, Adam Biedrzycki (149')
anno: 2009


Il film ripercorre la vicenda umana di Jerzy Popieluszko giovane sacerdote che nella Polonia dei primi anni ’80, dal pulpito, denunciava le menzogne del governo e tentava di dare un senso al malessere della popolazione. Durante il sollevamento operaio e sindacale di Solidarnos, fu rapito, torturato e ucciso dai servizi segreti sovietici. Alla sua seconda prova, Rafal Wieczynski tenta la carta del kolossal narrando trenta anni di storia del suo Paese, attraverso la parabola terrena di un credente fino alla fine. Al di là dei semplici numeri (che pure non son pochi: 7.000 uomini tra attori e comparse, 7 mesi di riprese, location sparse su 14 città) e della facilità intrinseca in un prodotto del genere di scivolare nell’agiografia, il film, Evento Speciale a Roma 2009, racconta ed emoziona bilanciandosi fra tre sottili piani narrativi: la Storia, la vicenda umana ed il parallelismo fra questa e la passione di Cristo. Forse un po’ troppo scoperta la metafora per un prodotto che, nel proprio dna dovrebbe conservare, almeno il ricordo, delle finezze narrative, allusioni, simbologie che hanno fatto (di necessità, virtù, va detto), la fortuna di tanto Cinema polacco.

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