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DRIVE

regia: Nicolas Winding Refn
Ryan Gosling, Carey Mulligan, Christina Hendricks, Ron Perlman, Bryan Cranston, Albert Brooks, Oscar Isaac, Tina Huang, Joe Pingue, Cesar Garcia, James Biberi, Tiara Parker 95'
anno: 2011


Drive: ovvero come girare una pellicola negli anni duemila mettendoci dentro elementi derivativi come una trama noir, un eroe che ricorda quelli del western dell’età dell’oro di Hollywood, una colonna sonora e titoli, sia di testa che di coda, usciti fuori dagli anni 80’, e nonostante questo risultare contemporanei.

Il driver, a cui tramite il verbo, drive, fa riferimento il titolo è un ragazzo taciturno, dai nervi saldi, dal sangue freddo, che fa lo stuntman di giorno e l’autista per rapinatori e ladri di ogni tipo, di tanto in tanto, la notte, a cui viene riscaldata la sua fredda e abitudinaria vita dall’incontro con una giovane madre che abita nel suo stesso palazzo, a cui seguirà, come già accennato un intreccio tipicamente noir.

Tutto in Drive sembra essere già visto, sentito, provato (da noi spettatori), ma qualcosa pulsa sotto la superficie, ed il merito è sicuramente dovuto alla mano del regista, Nicolas Winding Refn, danese alla sua prima esperienza statunitense, che su una sceneggiatura scritta da altri, da lui poi messa in scena, ci regala un esperienza cinematografica che di rado capita di vivere. Drive è durissimo, tenero, entrambe nel cose nel giro di pochi istanti.

Ciò che più sorprende, come si diceva , è che Drive, pur risultando apparentemente già visto, non lo sia in realtà. Il mix esplosivo di certo cinema americano anni 70’, un estetica anni 80’, e certa crudezza tipica dagli anni 90’ in poi, ci regalano un esperienza pressoché unica nel panorama  cinematografico contemporaneo, occidentale perlomeno.

Drive è serrato nel ritmo, ma allo stesso tempo fluttua, respira, si ferma; ha momenti veri e propri di sospensione: è capace di passare dall’idillio amoroso dei due protagonisti (un bacio al ralenty di questi avvolti da una luce, idilliaca appunto) nella scena dell’ascensore, ad una violenza estrema appena un attimo dopo; dal noir metropolitano, alla commedia romantica, quasi. Drive è tutto questo: ciò che non ti aspetti, almeno nello stesso film, o perlomeno nella stessa scena o sequenza. Il tutto servito attraverso una messa in scena ed un interpretazione di Ryan Gosling, senza nulla togliere a Carey Mulligan, eccellenti. Un grande noir contemporaneo, se così vogliamo limitarci a definirlo, dal sapore vintage.

Quattro pallini e mezzo.

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