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PIAZZA DELLE CINQUE LUNE

regia: Renzo Martinelli
Donald Sutherland, Giancarlo Giannini, Stefania Rocca, Aisha Cerami, F. Murray Abraham, Greg Wise (121')
anno: 2003


Trama Nel corso del suo ultimo giorno di lavoro prima del pensionamento, il Procuratore della Repubblica di Siena, Saracini, viene avvicinato da uno sconosciuto che gli consegna una bobina, un filmato amatoriale in Super8 girato nel marzo del 1978 da un palazzo di via Fani, la mattina del rapimento di Aldo Moro. Turbato dalla sconvolgente documentazione, il procuratore avvia un'indagine su quei fatti che coinvolge il capo della sua scorta, Branco, e Fernando, giovane Pubblico Ministero. La pellicola è liberamente tratta dalla vicenda del sequestro e dell'omicidio del leader della Democrazia Cristiana, Aldo Moro.

Critica "Sul caso Moro si sono fatti processi, indagini, libri, film: tutto è arrivato dove arriva adesso 'Piazza delle Cinque lune': ossia non alla verità, ma a moltiplicare oscurità, ipotesi, interrogativi senza risposte, a porsi soprattutto una domanda: perché i componenti delle Brigate Rosse mentirono e seguitano a mentire? Il film sostiene la tesi non nuova che a volere la morte di Moro siano stati i servizi segreti e gli americani, che le Brigate Rosse fossero infiltrate. Con un ex Brigatista che manda un filmato a un magistrato di Siena comincia il film, un docu-drama più accurato che appassionante: le indagini del magistrato, assistito da una giovane collega e dal proprio capo-scorta, lasciano intatto il mistero". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 16 maggio 2003)

"La commistione fra finzione e realtà è ardua, lo sfondo senese ornamentale, ma rievocare gli spettri di Gladio e della P2 è sempre istruttivo". (Claudio Carabba, 'Sette', 22 maggio 2003)

"Il sempre curioso Renzo Martinelli di 'Porzus' e 'Vajont' si arma di impegno civile e impugna la patata bollente con l'aiuto delle facce giuste (Sutherland, Giannini, la Rocca, Murray Abraham) e di interrogativi da sempre in cerca di sepoltura nelle coscienze. Il tubero della verità (??) risulta scivoloso da maneggiare e - crudezze a parte - abbastanza arduo da digerire". (Alessio Guzzano, 'City', 22 maggio 2003)
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