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Fuori dal coro 2006
63. Mostra Int.le d'Arte Cinematografica
La 63. edizione della Mostra si svolgerà al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2006. Secondo la consolidata articolazione, i film in concorso per il Leone d’Oro verranno presentati nella sezione VENEZIA 63, alcune delle opere più importanti dell’anno saranno proposte FUORI CONCORSO, mentre la sezione ORIZZONTI documenterà le nuove linee di tendenza del cinema.
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03/09/2006
Giorno di festa
Bentrovati e buona domenica! L'atmosfera festiva non intacca più di tanto i ritmi del festival che, proprio nei giorni del week end centrale, mostra il suo lato peggiore dal punto di vista logistico. Malgrado l'incremento dei tempi delle code cui si aggiunge il disagio provocato dal notevole aumento della temperatura (che qui provoca anche un'impennata del tasso di umidità atmosferica già di per se tipico della laguna), la prima domenica di festival ha rivelato una doppietta entusiasmante che già ha acceso gli animi dei cinefili più inclini alla parte competitiva della manifestazione. Parlo delle pellicole: "THE QUEEN" di Stephen Frears e "CHILDREN OF MEN" di Alfonso Cuaron. Della prima, arrivata al festival sulla scorta di polemiche e allarmismi - la Casa Reale inglese teme fortemente i toni e le "tesi" proposte nel film -, si può tranquillamentre affermare che il quotato regista ha costruito un'opera seria, inattaccabile, rispettosa dei toni, dei ruoli e dei personaggi, che rifugge da facili scivoloni sentimentali o da semplici ironie. Per contro si sottolinea il gusto, tutto inglese, per i dialoghi brillanti e preziosi cui prestano la meritata attenzione i solidi componenti del cast, fra cui spicca la splendida Helen Mirren (per la quale chi scrive propone la Coppa Volpi). Alfonso Cuaron, messicano, torna al festival dopo "Y tu mama tambien" (2001) e la parentesi giocosa di "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" (2004) e lo fa con una pellicola intrigantissima, rischiosa, coinvolgente, che utilizza i canoni della spettacolarità per trasmettere significati ben più alti. All'origine della sceneggiatura c'è il romanzo omonimo di P. D. James, una parabola fantascientifica che illustra un futuro vicinissimo funestato dalla guerra civile, dalle tensioni razziali e dalla sterilità globale. In questo contesto la gravidanza di un'unica donna nel modo assume un'importanza campale... Fra gli orrori della guerra e la brutalità delle paranoie della società postmoderna, Cuaron "canta" un potente inno alla sacralità della vita umana utilizzando, tra l'altro sobrie reinterpretazioni dall'iconografia cristiana (azzardo un odore di Leone). Terza pellicola della giornata, finora, "FALLEN" di Barbara Albert. Un gruppo di donne trentenni, ex compagne di scuola, si ritrovano al funerale del loro insegnante di fisica; scoppiano tensioni e si rinsaldano vecchi rapporti ... Classe 1970, la Albert non è nuova alla Mostra di Venezia (nel 1999 il suo primo lungometraggio "Nordrand" si aggiudica il Premio Marcello Mastroianni grazie all'interpretazione intensa dell'attrice Nina Proll). Alla sua seconda prova lagunare, con un cast tutto al femminile, non convince del tutto; ritmo discontinuo, sceneggiatura sfilacciata, una voluta (?) opacità nella costruzione dei personaggi, accanto ad una certa stereotipicità del "tema", rendono la pellicola deludente e inconclusa, peccato... Questa sera, alla proiezione delle 22:30 in PalaLido, ci attende la nuova fatica del "Leone d'Oro 1994" (Vive l'amour) Tsai Ming-Liang con: "HEY YANQUAN - Occhi cerchiati"... A domani
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